29/07/2025 - La Promozione Sociale

Caliente, barca a vela Beneteau Oceanis 440 confiscata alla criminalità organizzata che la impiegava nel traffico di migranti e affidata dallo Stato alla Lega Navale Italiana Sezione di Catania, porterà in mare e nei diversi approdi il ricordo del commissario di Polizia Beppe Montana, ucciso in un agguato mafioso a Porticello (Palermo) il 28 luglio 1985.
L’intitolazione, avvenuta ieri al Porto di Catania nella sede della Lega Navale etnea in occasione del 40° anniversario dall’assassinio di Montana, ha visto la partecipazione, tra gli altri, del fratello Dario Montana e dei familiari, del prefetto Pietro Signoriello, della senatrice Enza Rando, del sindaco Enrico Trantino, del presidente del Tribunale per i minorenni Roberto Di Bella, di Don Luigi Ciotti, presidente di Libera, oltre a numerosi bambini e ragazzi usciti in mare a bordo delle “barche della legalità”. Oltre a Caliente, presenti in banchina Jonia 97, intitolata all’imprenditore Libero Grassi, Stubborn, dedicata al giornalista Pippo Fava e Lady Marianna, legata alla memoria di Francesca Morvillo e degli agenti della scorta di Falcone, Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani.
Era la sera del 28 luglio 1985 e il commissario di Polizia Giuseppe Montana stava passeggiando insieme alla sua fidanzata a Porticello, lungo il molo dove era ormeggiato il piccolo motoscafo "Speedy el Sud". Fu ucciso da colpi di pistola da un commando mafioso composto da Agostino Marino Mannoia, Pino Greco e Giuseppe Lucchese. Originario di Agrigento, Beppe Montana era giunto a Palermo nel 1982 dopo l’omicidio Dalla Chiesa ed era a capo della sezione “Catturandi”, che si occupava di individuare e arrestare i mafiosi latitanti. Insieme al vicedirigente della Mobile e amico Ninnì Cassarà, braccio destro di Falcone, diventò a soli 34 anni uno degli investigatori più abili e diresse con lui operazioni che portarono agli arresti di molti boss mafiosi.