23/05/2025 - La Promozione Sociale
La randa issata con l’immagine ed il nome di Giuliano è stata salutata con entusiasmo da oltre 200 studenti. Grande emozione per i familiari presenti: la moglie Ines Maria Leotta e le figlie, Emanuela e Selima.

“Ad Astra”, barca a vela di 12 metri cantiere Oceanis 390, da ieri porta il nome di Giorgio Boris Giuliano, il capo della squadra mobile ucciso dalla mafia a Palermo il 21 luglio del 1979. Grande emozione per i familiari presenti, la moglie Ines Maria Leotta e le figlie, Emanuela e Selima: la randa issata con l’immagine ed il nome del vicequestore Giuliano è stata salutata con entusiasmo da oltre 200 studenti degli istituti comprensivi Pascoli-Pirandello e Giuseppe Pitrè di Castellammare del Golfo e Bagolino di Alcamo. Un momento di memoria molto coinvolgente organizzato dalla Sezione di Castellammare del Golfo della Lega Navale nell’ambito della campagna della LNI “Mare di Legalità”.
Una restituzione alla comunità perché “Ad Astra”, confiscata nel 2019 alla criminalità organizzata per traffico di migranti, entra a far parte della flotta della legalità: 25 imbarcazioni che solcano il mare con i nomi di vittime delle criminalità organizzata, poliziotti come Boris Giuliano ma anche magistrati, giornalisti o sacerdoti vittime di mafia. Dopo il silenzio e l’inno nazionale scandito dalla tromba di Francesco Giambrone in rappresentanza della “Banda musicale città di Castellammare”, il taglio del nastro da parte dei familiari e delle autorità e la benedizione di don Giuseppe Grignano.Poi gli alunni dell’indirizzo Trasporti e logistica (ex Nautico) dell’istituto comprensivo “Piersanti Mattarella” di Castellammare del Golfo hanno lasciato il porto di Castellammare del Golfo veleggiando alla volta di Palermo per partecipare alla "veleggiata della legalità" nella ricorrenza della strage di Capaci, salutati dai tanti studenti che sul molo hanno scandito e ripetuto il nome di Giorgio Boris Giuliano.
Presente la presidente del Tribunale di Trapani Alessandra Camassa, il presidente dell’associazione nazionale Magistrati di Trapani Giancarlo Caruso, il Questore di Trapani Giuseppe Felice Peritore, che si sono rivolti agli studenti lanciando un chiaro, e condiviso, messaggio contro ogni forma di illegalità e la certezza che possano essere le nuove generazioni a isolare e far scomparire la criminalità. Presenti anche il sindaco di Castellammare del Golfo Giuseppe Fausto, il vicesindaco di Alcamo Alberto Donato, i presidenti dei consigli comunali di Castellammare del Golfo, Giuseppe Ancona, e di Alcamo, Saverio Messana, Beppe Tisci, consigliere nazionale della Lega Navale e l’ammiraglio Luciano Magnanelli, vicepresidente nazionale della Lega Navale Italiana, che ha chiuso i lavori.
Presenti i rappresentanti provinciali dei forze dell'ordine, delle Capitaneria di porto, e di tante associazioni. Tutti concordi nel ritenere il momento importante soprattutto perché rivolto ai ragazzi, come ha sottolineato il sindaco di Castellammare del Golfo, parlando dell’importanza di «operare ogni giorno per la legalità con gesti concreti, anche quelli quotidiani di attenzione all’altro e con più attività culturali, ambientali, sportive, didattiche e di educazione alla solidarietà, come quelle portate avanti in collaborazione con la Lega navale di Castellammare del Golfo, presieduta da Giuseppe Stabile, che adesso potranno avere come guida l’esempio di Boris Giuliano. Oggi un importante atto di memoria rivolto agli studenti che, sono certo, non dimenticheranno chi è stato».
La figlia di Giorgio Boris, Selima Giuliano, non ha tratteggiato il profilo del poliziotto - capo della Squadra mobile di Palermo - ma dell’uomo che ha lasciato un ricordo indelebile in chi lo ha incontrato: «Mio padre era un grandissimo sportivo, amava il mare e la Sicilia e sarebbe stato sicuramente molto contento di questa manifestazione di oggi rivolta ai ragazzi - ha detto Selima Giuliano -. Ha lavorato per 16 anni a Palermo, fino al giorno della sua morte perché amava tantissimo questa terra e la cosa più importante che ci ha trasmesso è l’orgoglio di essere siciliani che non dobbiamo assolutamente perdere mai. Nonostante tutto». «La Lega Navale opera per diffondere la cultura del mare e soprattutto per avvicinare i giovani a valori quali la solidarietà, l’accoglienza, l’inclusione, il rispetto delle regole - ha concluso l’ammiraglio Luciano Magnanelli, vicepresidente nazionale della Lega Navale -. Grazie all’iniziativa “Mare di Legalità”, "Ad Astra" va adesso per mare in memoria di Boris Giuliano, facendo conoscere il suo esempio in favore della legalità soprattutto ai giovani, poiché la Lega Navale collabora con numerose associazioni che si occupano di diffondere il nostro messaggio di inclusione con particolare attenzione alle fasce fragili della popolazione»
Per il valore sociale e culturale dell’iniziativa l’intitolazione ha avuto il patrocinio di Rai Sicilia, dell’Assemblea regionale siciliana e del Comune di Castellammare del Golfo.
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