MESSINA


Nuove barche, nuovi modi di vivere la vela. Intervista ad Alessandro Billè, istruttore vela LNI e FIV e presidente della Lega Navale di Messina.
19/10/2025 - Lo Sport

La Vela nell'Era del Foil: il Waszp

La vela è entrata nell’era del foil. Che cos’è il Waszp e perché è così avvincente regatare su questa barca?

«Il Waszp è la barca a vela starter per i giovani agonisti che vogliono intraprendere la via del foil, anche scegliendo questa disciplina come prosecuzione del percorso intrapreso con l’Optimist. Grazie alle diverse superfici veliche disponibili infatti, già dai 12/13 anni i ragazzi possono cominciare a formarsi su queste imbarcazioni. Per i ragazzi è una nuova dimensione: sensibilità, alta velocità e manovre in volo rappresentano per i velisti più giovani un’occasione di divertimento estremo.»

Quali sviluppi può avere in Italia la classe Waszp e come la LNI può incentivarla?

«Lo sviluppo della classe deve passare necessariamente attraverso iniziative delle Sezioni della Lega Navale e degli altri circoli affiliati alla FIV, mirate a privilegiare la disciplina foil ed il Waszp in particolare. L’entusiasmo dei ragazzi riscontrato negli stage e nei raduni federali organizzati in Sicilia negli ultimi mesi, dimostrano che il futuro di questa classe è oggi. I ragazzi vanno solo instradati attraverso questo percorso tecnico come per ogni altra classe giovanile in passato. La Lega Navale può certamente incentivare lo sviluppo della classe nelle proprie Sezioni attraverso una campagna di promozione nella quale hanno un ruolo chiave la facilitazione dell’esperienza attraverso l’organizzazione di stage formativi e lo sfruttamento delle agevolazioni necessarie all’acquisto delle imbarcazioni, sia da parte delle Sezioni e delle Delegazioni territoriali che dei singoli atleti. Magari stipulando convenzioni apposite con la classe ed il produttore.»


Vela Inclusiva: l'Esperienza con il Malupa

Rendere il mare e la vela accessibile a tutti è uno dei principali scopi istituzionali della Lega Navale. La Sezione di Messina ha in dotazione da ormai un anno un Malupa. Di cosa si tratta e quale riscontro puoi darci il primo anno di attività con questa “barca inclusiva”?

«Parallelamente allo sviluppo delle discipline sportive più moderne, l’impegno nella vela della nostra Sezione, in linea con la politica voluta dalla Presidenza Nazionale che si è fatta interprete delle priorità statutarie LNI, si è sviluppato attraverso la predisposizione delle competenze e delle attrezzature necessarie alla pratica della vela inclusiva. Questo impegno ha avuto quale risultato la disponibilità di una delle prime imbarcazioni classe Malupa varate in Italia, grazie alla sinergia virtuosa con la partecipata Municipale, la Messina Social City. La barca ha grandi potenzialità che in parte sono ancora inespresse in attesa di alcuni necessari upgrade che consentiranno alle persone con disabilità di essere protagoniste nella conduzione del mezzo nautico. Nel frattempo la barca ha avuto comunque grande successo per la sua versatilità al varo e all’alaggio ed alla conseguente capacità di prendere a bordo a secco persone con disabilità».


La Formazione degli Istruttori

Quali competenze deve avere un formatore oggi per approcciare a questi nuovi tipi di barche?

«Come per la barca inclusiva destinata a persone con disabilità, anche la vela foil richiede tecnici con formazione specifica che per un verso siano in grado di salvaguardare gli atleti ed i naviganti ed al contempo siano capaci di fornire una preparazione sia marinaresca che tecnica agli allievi ed agli atleti. Questo può essere un interessante ambito di formazione anche grazie alla collaborazione con la Federazione Italiana Vela, che può aprire interessanti prospettive di lavoro, di pari passo con lo sviluppo di queste classi veliche».

(Lega Navale 2 - 2025 43) - di Michele Valente, Responsabile comunicazione LNI e direttore editoriale “Lega Navale” uscito sul periodico nell'edizione di Settembre 2025.


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