TRAPANI


BATTAGLIA DELLE EGADI - TROFEO SEBASTIANO TUSA
17/05/2025 - Lo Sport

Sabato 17 e domenica 18 maggio, 25 barche a vela si contenderanno il Trofeo Sebastiano Tusa, giunto alla sua quinta edizione. La regata salperà alle 10,30 di sabato prossimo e si concluderà all’indomani con la premiazione. Dalla rada di Trapani le imbarcazioni si daranno battaglia lungo un percorso di 36 miglia nautiche, lambendo le coste di Favignana e Levanzo, proprio dove si svolse l’epico scontro navale tra navi romane e puniche oltre duemila anni fa. Quest’anno la partecipazione segna il record di 25 imbarcazioni iscritte, otto in più rispetto alle passate edizione, provenienti da tutti i principali circoli velici siciliani. Un evento che si distingue non solo per il numero, ma per il valore simbolico degli equipaggi in gara.

«Navigare nello stesso tratto di mare che il 10 marzo del 241 a.C. fu teatro della decisiva battaglia delle Egadi, dove le flotte romane e puniche si affrontarono segnando l’epilogo della Prima Guerra Punica, non è solo un'impresa sportiva, ma un viaggio nella memoria del Mediterraneo. In queste acque, che furono arrossate dal sangue di centinaia di uomini, navigheremo con le vele spiegate al vento e lo spirito della condivisione tra popoli e culture».

Con queste parole il presidente della Lega Navale Italiana – Sezione di Trapani, Piero Culcasi, ha voluto presentare la regata velica d’altura «Battaglia delle Egadi – Trofeo Sebastiano Tusa» organizzata con il patrocinio della Fondazione Sebastiano Tusa. Un’iniziativa, ormai entrata nella tradizione velica della sezione trapanese  che celebra insieme un evento che ha segnato la storia del Mediterraneo e il celeberrimo archeologo siciliano che, con i suoi studi, le sue ricerche, i suoi ritrovamenti archeologici nel mare delle Egadi, dimostrò quello che gli storici latini hanno tramandato con i loro scritti.

«Sarà una regata – afferma il Presidente Piero Culcasi – che risponderà ai desideri che furono di Sebastiano Tusa, cioè diffondere la conoscenza con ogni mezzo possibile. Sarà un evento che unirà sport, storia e cooperazione internazionale, rafforzando l’identità mediterranea attraverso il mare, il vento e la vela».

Grande entusiasmo per la partecipazione dell’equipaggio tunisino, il primo a rappresentare ufficialmente la bandiera della Tunisia nella storia della regata. A dichiararlo con emozione è Samir Chalfouh, skipper dell’imbarcazione nordafricana: «È davvero un immenso piacere partecipare alla regata, soprattutto come prima barca battente bandiera tunisina».

Tra i protagonisti anche la barca “Vega - Ciaccio Montalto”, che ospiterà a bordo un equipaggio composto da membri della Soprintendenza del Mare, istituzione regionale di ricerca archeologica che fu voluta proprio da Sebastiano Tusa, velista, subacqueo e amante del mare. Ci sarà anche una barca messa a disposizione da un socio, affidata a un equipaggio tutto al femminile, che include anche rappresentanti delle forze dell’ordine e una giudice — un simbolo forte di inclusione e determinazione.

Sarà sicuramente una bella sfida che promette emozioni, tecnica e, soprattutto, un profondo legame con il patrimonio culturale del nostro mare.

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